L'ANZIANA SCONOSCIUTA

La voce stridula e matura arriva tremula e distante,  separata dalla distanza tra il mio terrazzo e il suo balcone.

Intenta come sono nelle mie faccende non mi sono accorta della sua presenza.

Alzo lo sguardo.  Gocce di sudore cavalcano la mia fronte.  Mi asciugo col dorso della mano e con aria sorpresa le rispondo "Buon giorno signora,  sto bene e lei?  La vedo bene! "

"Tiro avanti tra tanti dolori,  non ho più 40 anni! "

Neppure 80 avrei voluto replicare, ma non l'ho fatto.

Mi guarda con occhi annacquati e sorride scoprendo gli ultimi due denti ai lati della bocca,  ormai gemme preziose.

La testa canuta, la lunga veste,  gli occhi velati e quei due denti,  è tutta qui la bellezza di questa anziana donna sconosciuta che forse stamani aveva solo bisogno di parlare con qualcuno.

E sì,  non la conosco,  non ci ho mai parlato prima d'ora,  anche se la vedo tutti i giorni quando vengo qui in questa mia casa.

È sempre lì, estate e inverno, che fa la spola tra la sedia sul balcone e il letto della camera che riesco a distinguere perfettamente dalle imposte aperte e senza tendaggi.

È l'unico viso amico che ho incrociato oggi e per questo ne conserverò caro il ricordo ...