L’amica Tiziana Calabrese non manca mai di sorprendermi e stupirmi.

Venne a trovarmi a Nicolosi, una sera in cui avevo bisogno di lei.

Col suo fare sempre uguale da vent’anni e più, apre la borsa e tira fuori tre libri. La guardo curiosa, inizia a leggermene i titoli: “La rivincita delle mogli”, questo te lo manda tuo compare –mi dice. “Come il fiume che scorre”, sa che mi piace Coelho. E poi, poi c’è questo: "Milioni di Farfalle” di Eben Alexander. “Quest’ultimo libro non so di che cosa tratti” –mi dice sempre tenendoli tra le mani, e poi continua, mentre il cameriere delle pizzeria rimane impalato davanti a noi in attesa della nostra ordinazione. “Ecco, questo non so di che cosa parla, ma il titolo mi ha incuriosito, tu hai sempre a che fare con le farfalle. Scegli tu quale leggere per primo, intanto ordiniamo”.

Lei ha la capacità di lasciarmi senza parole, e non è facile!

Tornata a casa prendo in mani i miei tre nuovi gioielli ed inizio subito a leggere quello, per me, più anonimo.

Milioni di farfalle è stato il libro giusto al momento giusto.

Il protagonista della storia realmente accaduta si chiama Eben ed è un medico neurochirurgo americano, che ha contratto una rara forma di meningite, che di solito colpisce i neonati.

Eben entra in uno stato di coma profondo per sette lunghissimi giorni, la percentuale di morte per lui è addirittura del 90% e nel caso in cui fosse sopravvissuto i danni alla corteccia celebrale causati dalla malattia lo avrebbero reso deficiente per sempre. Ma lui si risveglia e sta benissimo, un miracolo!

Durante i suoi giorni di coma vive un’esperienza che lo porta oltre la vita terrena, oltre questo mondo. Un’esperienza extracorporea tra la sofferenza del “Regno della Prospettiva del Verme”, la bellezza celestiale della “Via Maestra” e la comunione dell’”Utero Cosmico”.

Il suo viaggio lungo questi sette giorni lo porta non solo a credere in Dio, ma addirittura a conoscerlo.

Un libro che appassiona e induce alla riflessione. Un libro che non scioglie i dubbi, semmai li annoda ancora più.

Durante la lettura, quasi sempre serale, una domanda mi sorse. Ma lo scrittore, abile narratore mi rispose qualche pagina più tardi. Come se tra me e quelle pagine si fosse istaurato un filo conduttore ed un dialogo (anche questa è la magia dei libri).

Eben parla di un mondo bellissimo interamente governato dall’amore che ne è l’unico protagonista, un mondo luminoso, vibrante, estatico, stupefacente. Circondato da milioni di farfalle, ampi ventagli svolazzanti che si immergevano nel paesaggio verdeggiante per poi tornare a volteggiare intorno a noi.

La domanda che mi posi fu. Ma se il mondo dopo di noi è così bello e magnifico, perché questo Dio che si definisce “amore puro” non ce lo fa conoscere dandoci prova della sua esistenza?

La risposta non tardò ad arrivare.

Come potremmo noi esseri mortali continuare a vivere tra barbarie ed odio se conoscessimo l’amore dell’aldila? Se conoscessimo quello che c’è oltre noi la nostra vita terrena diverrebbe insopportabile.

Forse questo libro è solo una presa in giro, o forse è la testimonianza di uomo che cerca disperatamente di dimostrarci che sulla terra siamo tutto nella stessa condizione, poichè abbiamo una “altra famiglia”, composta da creature che ci osservano e si prendono cura di noi, che sono pronte ad aiutarci a vivere il nostro tempo qui sulla terra. Nessuno di noi è mai privo di amore. Esiste un Creatore che ci conosce profondamente, si prende cura di noi e ama ciascuno oltre ogni capacità di comprensione. Secondo lo scrittore, questa certezza non deve più rimanere un segreto.

Bene, forse, fra tutte le cose cui sono costretta a credere, quella dell’esistenza di una “altra famiglia” e di un altro mondo fatto di amore puro è ciò che mi aiuta di più a sopportare le ingiustizie e la sofferenza di questa terra.

Grazie Tiziana!

MILIONI DI FARFALLE “Il Paradiso esiste, io ci sono stato” di Eben Alexander

MILIONI DI FARFALLE “Il Paradiso esiste, io ci sono stato” di Eben Alexander